Il partito tedesco che vuole istituire un bonus per l'acquisto del kebab

In Germania c'è un partito politico, Die Linke, che ha chiesto l'introduzione di un bonus per l'acquisto del kebab. Tutto vero. Negli ultimi due anni, d'altronde, il prezzo medio in alcune città è passato da 4 a 10 euro. E da un po' di tempo la questione è salita alle cronache della politica tedesca, tanto che il cancelliere Olaf Scholz, sui social, ha dovuto chiarire che il problema è legato all'aumento degli affitti e delle bollette energetiche: "È abbastanza sorprendente - ha detto il cancelliere - che ovunque io vada, soprattutto da parte dei giovani, mi venga chiesto se non dovrebbe esserci un tetto al prezzo dei Doener".

La proposta di Die Linke è di bloccare il prezzo a 4,9 euro in generale e a 2,90 euro per i giovani, in particolare quelli provenienti da famiglie a basso reddito. Il partito poi vorrebbe che ogni famiglia riceva una sorta di bonus giornaliero per comprare un kebab. Calcolando che ogni anno ne vengono consumati 1,3 miliardi, 400mila al giorno solo a Berlino, secondo Die Linke il costo della misura sarebbe di quattro miliardi di euro l'anno. Non male. "Per i giovani - ha dichiarato la deputata verde Hanna Steinmueller - in questo momento è una questione importante quanto il luogo in cui si trasferiranno quando se ne andranno di casa. So che non è un problema di tutti i giorni per molte persone qui", ha detto ai colleghi parlamentari, "ma penso che come rappresentanti degli elettori siamo obbligati a mettere in evidenza queste diverse prospettive". 

Il cancelliere Scholz, fermato da un giovane turco-tedesco durante un evento, ha escluso di bloccare i prezzi o di istituire il bonus perché, ha detto, "siamo in un'economia di libero mercato". Qualcuno però sui social insiste: "Era meglio Angela Merkel. Con lei i prezzi del kebab erano sotto controllo". E in Italia? Quando si inizierà finalmente a discutere su un bonus per la pizza?