Un autovelox nel Salento ha fotografato e multato un automobilista per aver sforato il limite per soli 0,2 decimi di chilometro. Un vero e proprio record. Un vero e proprio incubo.
Il cinico dispositivo, raccontano le cronache, è piazzato dalle parti di Trepuzzi, lungo la strada S.S. 613 Brindisi - Lecce. Su quel tratto di statale, spiegano, il limite è di 110 km/h. L'automobilista, invece, andava a 116 km/h, ossia 0,2 decimi oltre la soglia di tolleranza del 5%. A raccontare l'episodio è lo Sportello dei diritti.
Se anche la Corte di Cassazione ha ricordato con ordinanza 3698/2019 che nessuna multa va elevata nei confronti di chi supera di poco il limite, spiegano dall'associazione, allora Giovanni D’Agata, presidente dello Sportello dei Diritti, si augura "che l'ente accertatore prenda atto di quanto accaduto e provveda all'annullamento del verbale con il ricorso amministrativo senza che il malcapitato debba rivolgersi al giudice di pace sborsando anche il costo del contributo unificato che è praticamente prossimo a quello dell'intero verbale se pagato nei cinque giorni".
Si tratta, continua, di un "accertamento effettuato solo con l’ausilio di un’apparecchiatura elettronica, e considerato il superamento del limite, poco al di sopra di quello imposto, l’automobilista non è in grado, anche usando la normale diligenza richiesta per la condotta di guida, di verificare il rispetto del limite al "centesimo", perché condizionato inevitabilmente ad alcuni parametri empirici esterni, - a titolo esemplificativo l’esatta caratura del tachigrafo, il pedale dell’acceleratore ecc., - che impediscono la verifica simultanea e certa della velocità effettiva, senza che tutto ciò comporti un aumento dei pericoli per la sicurezza stradale". Insomma: chi la spunterà? L'automobilista, lo spietato autovelox o... Fleximan?