Gli elefanti africani si chiamano tra loro utilizzando dei nomi individuali

Gli elefanti africani si chiamano tra loro utilizzando dei nomi

Secondo una ricerca pubblicata su Nature gli elefanti africani si chiamano tra loro utilizzando dei nomi individuali. E questi nomi vengono scanditi dagli elefanti con dei bassi rimbombi che possono essere uditi a grandi distanze attraverso la savana. 

Gli scienziati ritengono che gli animali con strutture sociali complesse e gruppi familiari che si separano e si riuniscono spesso, come gli elefanti, siano più propensi a usare dei nomi. "Se ti occupi di una famiglia numerosa, devi essere in grado di dire: 'Ehi, Virginia, vieni qui!'", racconta Stuart Pimm, ecologo della Duke University, non coinvolto nello studio. 

È estremamente raro però che gli animali selvatici si chiamino tra loro con nomi univoci. Gli esseri umani e i nostri cani rispondono ai loro nomi, i piccoli delfini inventano i propri con dei fischietti caratteristici, e anche i pappagalli possono usarne qualcuno. Ciascuna di queste specie ha la capacità di imparare a pronunciare nuovi suoni unici nel corso della loro vita, un talento che ora si è scoperto fa parte anche del mondo gli elefanti. 

Per lo studio, pubblicato su Nature Ecology & Evolution, i biologi hanno utilizzato l'apprendimento automatico per rilevare l'uso dei nomi in una libreria sonora di vocalizzazioni di elefanti della savana registrate nella Riserva Nazionale di Samburu in Kenya e nel Parco Nazionale di Amboseli. 

I ricercatori hanno seguito gli elefanti in jeep per osservare chi chiamava e chi rispondeva, ad esempio se una madre chiamava un piccolo. Analizzando solo i dati audio, il modello computerizzato ha previsto correttamente ogni volta a quale elefante era rivolta la chiamata.

Quando venivano forniti dati privi di significato, il modello etichettava correttamente solo l'8% delle chiamate. "Proprio come gli esseri umani, gli elefanti usano nomi, ma probabilmente non lo fanno nella maggior parte delle espressioni, quindi non ci aspetteremmo il 100%", dice Mickey Pardo, autore dello studio e biologo della Cornell University. 

Gli scienziati però non sanno ancora quale parte della vocalizzazione costituisca il nome. I ricercatori hanno testato i loro risultati riproducendo registrazioni a singoli elefanti, che hanno risposto in modo più energico, sbattendo le orecchie e sollevando la proboscide, alle registrazioni che contenevano i loro nomi. A volte, gli elefanti ignoravano completamente le vocalizzazioni rivolte ad altri.

"Gli elefanti sono incredibilmente socievoli, parlano e si toccano sempre: il nome è probabilmente una delle cose che sostiene la loro capacità di comunicare con gli individui", spiega George Wittemyer, coautore dello studio ed ecologo della Colorado State University e anche consulente scientifico per l'organizzazione no-profit Save the Elephants. "Con questo studio - conclude - abbiamo appena aperto un po' la porta alla mente dell'elefante".

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