"Ho salvato un piccione che stava per morire di freddo in un lago ghiacciato. E ora lui, Bobbi, fa parte della nostra famiglia. Confesso: lo porto anche a passeggiare col guinzaglio". Philip Weston-Thomas, un 42enne di Roath Park Lake, Galles, racconta che lo scorso gennaio, mentre stava passeggiando con la moglie e la figlia, ha visto un piccione in difficoltà . Il piccolo stava morendo di freddo e così Philip lo ha salvato e lo ha portato a casa, dove se ne è preso cura.
"Dopo 24 ore," dice con orgoglio, "era già vispo e in piedi". "All'inizio volevamo liberarlo", spiega, "ma ormai Bobbi era uno di noi. Ci siamo resi conto subito che era un cucciolo, così abbiamo deciso di tenerlo". Ora, racconta divertito, "è abbastanza indipendente anche se fa parte della famiglia". La truppa porta anche Bobbi a fare qualche passeggiata. Il piccione esce di casa con un pannolone colorato e un guinzaglio personalizzato. "Se è una bella giornata lo portiamo un po' in giro. Ci fermano spesso, ogni cinque metri, la gente non è abituata. A lui, in fondo, piace essere coccolato. È molto curioso, persino quando è seduto su un trespolo, osserva tutto e emette piccoli versi. C'è poco da dire: ha una sua personalità ".